Cripta del Cirlicì


strada vicinale Aia o Tagliate

Parabita ospita due cripte bizantine: la cripta urbana di Santa Marina e la cripta rupestre del Cirlicì, una cavità naturale trasformata in luogo di culto nel XII secolo. Quest’ultima, situata nei pressi dell’omonimo canale, è costituita da un primo ambiente da cui tramite un breve corridoio si accede ad una seconda stanza più ampia. Sono presenti tracce di affreschi tra i quali risalta un santo Vescovo, forse san Basilio Magno. Opere realizzate in un periodo compreso tra il XI e il XIII secolo, alle quali oggi si può fare affidamento esclusivamente dai documenti di chi è stato più fortunato di noi, e che arricchisce il ciclo pittorico nelle fonti con una bellissima immagine di un Cristo Pantocratore e il viso tondeggiante della Vergine.

Per un approfondimento vedi

Stefano Cortese – Una storia che scompare. La cripta del Cirlicì, nuovAlba rivista di cultura e società a cura dell’associazione progetto Parabita (anno XIII-numero 3-Dicembre 2013), consultabile online a questo linkhttp://www.stefanocortese.it/Cirlici.pdf

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