Chiesa di S. Vito ed ex collegio dei Gesuiti (XVII sec.)


Piazzale San Vito

Di impianto romanico-bizantino, il complesso fu ceduto ai padri della Compagnia di Gesù i quali, a spese principalmente di due fratelli Leopardi, vi fondarono un collegio. La chiesa ha subito un rifacimento nella seconda metà del Seicento a opera dell’architetto Pier Paolo Jacometti. Il terremoto del 1741 danneggiò profondamente la facciata che nel 1771 fu rifatta in cotto e con le colonne a spirale bicromate, su disegno di Luigi Vanvitelli. Dalla cappellina all’inizio della navata di destra si ha l’accesso all’oratorio della Congregazione dei Nobili, dove era conservata la tela del Pomarancio (Cristoforo Roncalli) raffigurante La presentazione al Tempio, due piccole tele di Pier Simone Fanelli e L’Assunta del Latre. Da questo luogo il giovane Leopardi lesse in varie solennità religiose i suoi Discorsi Sacri. Di notevole interesse sono anche le tele di Felice Damiano da Gubbio (1582), di Giuseppe Valeriani (1550) e Paolo de Matteis (1727).

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OPERA: Madonna con Bambino e S. Giovannino

AUTORE: Maratta Carlo

MATERIA/TECNICA: olio su tela

CRONOLOGIA: sec. XVIII