Enogastronomia garganica


Accanto alla mission principale del Parco Nazionale del Gargano, tradizionalmente rappresentata dalla tutela della biodiversità e del paesaggio, e valorizzazione dei beni ambientali, assume notevole rilevanza la promozione delle attività e delle produzioni tipiche ed il recupero delle abilità e dei sapori in via di estinzione. L’Ente Parco si è impegnato con successo per l’ottenimento del marchio IGP per gli agrumi del Gargano, che ha dato finalmente un’identità specifica a questi frutti dalla tradizione secolare, l’inserimento di sei prodotti tipici del Parco tra i presidi di Slow Food, (il caciocavallo podalico, le anguille di Lesina, la fava di Carpino, gli agrumi di Rodi Garganico, Vico del Gargano e Ischitella, la capra garganica e la carne bovina podalica) progetti mirati sul territorio per promuovere e salvaguardare i prodotti che rischiano l’estinzione, e l’inclusione ad altri prodotti tipici (il pane di Monte Sant’Angelo, i capperi di Mattinata e la farrata di Manfredonia). La pasta fatta in casa ed il pane erano l’alimento base, spesso unico, delle famiglie garganiche. La pasta fresca può essere di farina di grano tenero, di semola o di un misto ed è di lavorazione prevalentemente casalinga o artigianale. Si invita dunque alla scoperta di questo mondo di sapori. I legumi, il pesce, il pane, i formaggi, i dolci rappresentano, per noi figli del Gargano, gioielli di famiglia, radici profonde che ci legano saldamente alla nostra terra. Con la diffusione dell’agricoltura intensiva e del transgenico, la ricerca del tipico è un’esigenza che sta sempre più prendendo piede nel consumatore, stanco del solito prodotto da supermercato e alla ricerca continua di cibi genuini. Le numerose iniziative promosse dall’Ente Parco, in primis l’associazionismo tra gli operatori economici e la costruzione di diversi consorzi impegnati nella tutela, nella promozione e commercializzazione di alcune specialità, hanno dato vita ad attività di formazione, di comunicazione e di ricerca. Altre ditte a Marchio del Parco lavoro nel settore dell’accoglienza e dei servizi al turismo.