DESCRIZIONE La lunetta, che ospita il dipinto murale, è priva di edicola e si colloca sotto una volta a botte che conduce ad un portone posto al termine del vicolo. Lo spazio occupato dall’immagine votiva risulta rientrante rispetto al piano di fondo di un solo centimetro.
NOTE E’ stata schedata dalla SBAAAS (Sovrintendenza ai Beni Architettonici,
Ambientali, Artistici e Storici) di Bari. L’edicola insieme a quella n. 39 ha fatto assumere a questi vicoli del quartiere, anticamente detto lu Cienze, la denominazione popolare li Madonne. L’edicola sorge a breve distanza dal palazzo dove abitò il canonico Giuseppe Melles (1754-1820), autore del Saggio storico della città di Ostuni.
BIBLIOGRAFIA
T. NOBILE, Nomi popolari … , op. cit., pp. 50,69-70.
L. GRECO, I portali … , op. cit., pp. 10,58.
Immagine votiva della Madonna del Carmine che consegna lo scapolare a San Simone Stock
OGGETTO dipinto
SOGGETTO Cristo Spirante
DATAZIONE non accertabile
MATERIA tempera su intonaco
MISURE 113 x 205
STATO DI CONSERVAZIONE discreto. Si notano spruzzi bianchi sulla superficie
pittorica, provocati dalla imbiancatura a calce dei muri circostanti.
DESCRIZIONE La Madonna ritratta sul lato sinistro del dipinto appare di tre quarti su un fondale grigio con tre cherubini. Indossa il tradizionale mantello azzurro e la veste rossa mentre il capo è coperto da velo bianco. Il Bambino Gesù, coronato come la Madonna, siede sulle sue ginocchia e consegna lo scapolare a San Simone Stock. Con la mano sinistra indica il santo che riceve dalla Madonna l’abito carmelitano. li santo è ritratto di tre quarti ma mostra il volto di profilo.
ISCRIZIONE PAROLE DI MARIA SS./A S. SIMONE STOR – ECCO IL CONTRASSEGNO DELLA MIA FRATELLANZA/SEGNO DI SALUTE SCAMPO NEI PERICOLI/CONVENZIONE DI PACE E DI ALLEANZNSEMPITERNN A. D. 1925. (Si legge all’interno di un cartiglio rilevato in un grigio più scuro).
NOTE Singolare risulta questo soggetto che non trova riscontri in altre immagini ispirate alla pietà carmelitana, presenti in Ostuni. Il tema trattato si riferisce alla mistica visione avuta da San Simone Stock, carmelitano inglese del XIII secolo, il 16 luglio del 1251, della consegna dello scapolare da parte della Madonna. L’anonimo pittore riprende stilemi tipicamente giotteschi nella figura del santo carmelitano, mentre attinge ai modelli colti della pittura settecentesca per la raffigurazione della Madonna. La data riportata sul dipinto non è riferibile alla sua stesura ma ad un intervento di pulitura. Ricordiamo che nel 1951 per celebrare il settimo centenario dell’apparizione della Madonna a San Simone Stock, la confraternita del Purgatorio indisse una funzione solenne in Ostuni.
BIBLIOGRAFIA
A. TANZARELLA, La Madonna del Carmine, in «Lo Scudo», 23 dicembre 1977, p. 2.
Festa del Carmine, in «Lo Scudo», 5 agosto 1951, p. 4.
