L’origine di Macerata viene tradizionalmente connessa con la distruzione nel 553 da parte di Alarico della colonia romana Helvia Recina, ubicata sulle sponde del Potenza lungo la via Flaminia, ma il Comune si costituì con l’unione di due “castelli” (Macerata e Poggio San Giuliano) solo nel 1138, crescendo ben presto di importanza. Nelle lotte tra Guelfi e Ghibellini seguì alternativamente i due partiti, finché passò alla Chiesa. Macerata ottenne la piena autonomia dai vescovi di Fermo e Camerino nel 1320 ad opera di Giovanni XXII, il quale la eresse a vescovado con il titolo di città. Dopo qualche parentesi di altre dominazioni (Varano, Francesco Sforza) ritornò nel 1455 a far parte della Chiesa. Occupata nel 1798 dai Francesi, ne fu bombardata e saccheggiata l’anno seguente. Dopo la battaglia della Rancia (1815) fu per breve tempo sotto gli Austriaci, tornando poi alla Chiesa sino al 1860.