Poco o nulla si potrà comprendere del ruolo strategico delle arti e dei mestieri se non si ricostruiscono gli spostamenti nel tempo e nello spazio dei pittori, degli scultori, degli architetti, dei ceramisti ecc. (dove sono nati, dove hanno appreso il mestiere e dove hanno lavorato). Solo quando si collegano le OPERE agli AUTORI e questi ai COMMITTENTI e ai TERRITORI dove hanno operato e dove si conservano ancora le loro opere, si potrà comprendere la natura e l’intensità degli scambi avvenuti senza soluzione di continuità. Proprio queste maestranze (“artisti” e “artigiani”) hanno contribuito, insieme alla lingua, alla cucina, alla musica e alle credenze, alla omogeneità culturale di territori sub regionali come la Marca di Camerino e la Valle del Potenza, mentre tutti insieme contribuiscono a definire le Marche.
Alberti Giuliano
pittore
Bastiani Giuseppe
detto Giuseppino da Macerata
pittore
Bonichi Gino, detto Scipione
pittore e poeta
Cotoloni Giuseppe detto il Piccolo
architetto
Floriani Pietro Paolo
architetto
Gasparini Gaspare
pittore
Mainini Giuseppe
incisore ed illustratore
Martini Vincenzo
pittore
Monachesi Sante
pittore e cultore
Pannaggi Ivo
architetto
Palazzetti Filippo
pittore
Peschi Umberto
scultore
Pianesi Domenico Antonio
ebanista
Scipione
pittore, disegnatore e poeta
Tulli Wladimiro
pittore