Venanzio da Camerino


San Venanzio da Camerino
Maestro di Arnano, San Venanzio con la città di Camerino (affresco part.) sec. XV

Camerino  – Camerino 250

Qualifica: Santo martire, Patrono di Camerino

Luogho e/o periodo di attività: III sec. D.C.

Note biografiche: Venanzio di Camerino (… – Camerino, 18 maggio 250) è stato un nobile romano che, convertitosi al cristianesimo, subì il martirio sotto l’imperatore Decio; è venerato dalla Chiesa cattolica come santo e martire. Apparteneva ad una nobile famiglia della classe senatoria romana di Camerino. Convertitosi al Cristianesimo, andò a vivere presso il suo maestro, il prete Porfirio.

Fu martirizzato per decapitazione in quanto rifiutò di tornare al culto degli dei pagani, come imposto dagli editti dell’imperatore Decio.

Il martire venne sepolto a Camerino, fuori della Porta Orientale, nel luogo sul quale venne edificata una basilica (V secolo) tuttora sede dell'”Arca del santo” e del suo secolare culto.

Annotazioni: Leggende agiografiche
Una passio, riportata negli Acta Sanctorum già nell’XI secolo, narra alcune leggende agiografiche riguardanti la fuga di san Venanzio da Camerino a Raiano per sottrarsi ai persecutori ed il martirio:

  • Venanzio, quindicenne, rifiutatosi di seguire gli editti imperiali, sarebbe uscito incolume dalle flagellazioni, pene di fumo, fuoco, cavalletto cui fu sottoposto, suscitando conversioni fra gli stessi persecutori;
  • imprigionato ed ancora torturato (carboni accesi sul capo, denti e mandibola fratturati, gettato in un letamaio) Venanzio avrebbe resistito ancora e, dato poi in pasto a leoni affamati, questi si sarebbero accucciati ai suoi piedi;

ancora incarcerato e poi

  • fatto gettare dalle mura dal prefetto della città, sarebbe stato ritrovato salvo, nell’atto di cantare le lodi a Dio;
  • legato e trascinato attraverso le sterpaglie della campagna, avrebbe fatto sgorgare una sorgente da uno scoglio per dissetare i soldati, operando così altre conversioni.

La leggenda vuole anche che la testa decapitata cadendo rimbalzò 3 volte facendo sgorgare altrettanti zampilli d’acqua dalla terra, il santo è così definito “acquaiolo”.

CAMERINO: Pinacoteca Civica e Museo Archeologico

OPERA: San Venanzio

MATERIA/TECNICA: stendardo legno / pittura / doratura

CRONOLOGIA: sec. XVI 1515 – 1530 

AUTORE: Venanzio da Camerino